Al termine del restauro del Treno dell’acqua era necessario esporlo in maniera più efficace, sul binario 3 del piazzale accanto alla colonna idraulica. Purtroppo la presenza sul nostro piazzale di due carrozze Carminati di proprietà FSE, destinate al futuro Treno Storico del Salento, non lasciava spazio sufficiente per l’effettuazione delle complesse manovre. Solo il 10 agosto, finalmente, l’automotrice FIAT Ad40 FSE ha avuto la possibiità di riportare nelle Officine FSE, dove al termine di alcuni lavori si era reso disponibile dello spazio, almeno una delle carrozze.
(foto Spedicato)
Nella serata del 17 agosto, con la collaborazione di diversi soci volontari (Vergari alla guida dei mezzi di manovra, e poi Bianchini, Di Giulio, Mammarella, Quarta, Spedicato, Trisciuzzi) si è riusciti a compiere tutte le manovre:
1) spingere le due automotrici MAN e Breda sul binario 1 fin dentro il capannone del Museo, per liberare lo scambio tra i binari 1 e 2;
2) estrarre fino al tronchino esterno, con l’automotore Greco, due carrozze Carminati dal binario 5 per liberare lo scambio che immette sul binario 3;
3) portare fuori, con l’automotore Badoni, il Treno dell’acqua dal binario 2, con grande fumata di olio motore!;
(foto Bianchini)
4) rientrare sul binario 3 ed agganciare anche la carrozza cellulare;
5) portare fuori, oltre la punta dello scambio alla radice, il complesso così composto, cosa riuscita con un margine di soli 3 metri!;
6) posizionare la carrozza cellulare sul binario 2;
7) posizionare il Treno dell’acqua sul binario 3, entro la traversa limite;
8) riportare le due automotrici MAN e Breda (quest’ultima in fase di restauro) sotto la tettoia;
9) riposizionare le carrozze Carminati e l’automotore Greco sul binario 5.
