15 novembre – Dopo tre mesi di lavori è finalmente terminato il restauro della carrozza C151 FSE, costruita dalla Piaggio nel 1925 per l’Anonima Ferrovie Salentine, che è stata riportata allo stato che aveva nel 1955, dopo l’ammodernamento effettuato in quell’anno dalle FSE nelle proprie officine di Lecce. In quell’occasione furono chiusi i terrazzini d’ingresso, trasformati in vestiboli, cambiata tutta la finestratura e sostituito il tetto in legno con uno in lamiera.
Nel 1965 la carrozza fu ulteriormente trasformata in mezzo di servizio e dotata di apparecchiatura Hallade per le misurazioni in linea. A tale scopo fu realizzata al centro dell’abitacolo una paratia con vetri, che separava due ambienti: in uno, destinato ad ospitare le apparecchiature, furono tolti i sedili, mentre l’altro conservò i sedili d’origine per ospitare il personale che vi operava.
In questo stato fu acquistata dall’AISAF nel 1999. Nell’ambiente che aveva ospitato le apparecchiature, ormai vuoto, furono collocati momentaneamente alcuni sedili imbottiti per consentire l’utilizzo della carrozza in composizione con il treno storico “Salento Express“.
Dopo il restauro la carrozza è ritornata all’interno del Museo per formare un tipico convoglio FSE di 3° classe, con in testa la locomotiva N. 316.
I soci che hanno effettuato i lavori sono stati Leo Cornacchia, Claudio Mazzo, Massimino Spedicato, Pietro Trisciuzzi, Fabio e Giovanni Vergari e Ambrogio Zanchi.
