Nella seconda metà degli anni ’50 le FSE avvertivano fortemente il bisogno di introdurre nuovi rotabili nel proprio parco.
Il cambiamento arrivò nel 1960 quando, grazie a ingenti finanziamenti, entrarono in servizio diversi rotabili, tra cui il gruppo di 30 automotrici, soprannominate “Breda” (dal nome del costruttore del motore termico).
Costruite nel 1959 dalle industrie IMAM-AERFER di Napoli, furono immatricolate da Ad 51 a 80 e furono da subito impiegate per i servizi viaggiatori sulle linee principali della rete consentendo, insieme ad altri mezzi introdotti nello stesso periodo (locomotive serie “B 100” e BB “150”), l’eliminazione della trazione a vapore.
Il propulsore Diesel è finalmente posto sotto la cassa permettendo di aumentare lo spazio a bordo e disporre di 16 posti a sedere in 1aclasse e 48 in 2a, e di prevedere un ambiente bagagliaio da 6 m2, oltre all’unica ritirata e le due cabine di manovra.
Il motore termico è un BRIF D19SB12P da 12 cilindri tarato a 331,2 kW (450 CV). Il cambio è meccanico epicicloidale “Wilson” a 5 velocità e consente una velocità massima del mezzo di 100 km/h.
Le “Breda” erano accoppiabili in due unità oppure telecomandabili da un rimorchio pilota (costruito da Stanga-TIBB nel 1960 in 22 unità).
Di tutto il gruppo, ormai dismesso, l’Ad 72 è l’unica preservata a scopi museali nel 2013.